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Psicologia forense
(a cura della Dott. ssa Priscilla Nardini)

2014 -

L'INTERESSE DEL MINORE: quadro normativo e risorse operative
(Dott. ssa Priscilla Nardini)

   Qualora venga riconosciuta una condizione di rischio evolutivo, la norma giuridica interviene per salvaguardare l'interesse del minore. Gli organismi giudiziari che tutelano questo interesse sono il Tribunale Ordinario Civile,il giudice tutelare, ossia una figura del Tribunale Ordinario deputata alla protezione degli interessi del minore o dei soggetti incapaci, e, infine, il Tribunale per i Minorenni; con questo sistema complesso collaborano i servizi territoriali degli enti locali e quelli del privato sociale. Il concetto di interesse del minore si è costituito nel tempo, attraversando diverse fasi.

   Una prima fase storica si è concentrata sulla gestione del minore, percepito come un “adulto incompleto e incapace”: compito degli adulti, in questa fase, era quello di controllare il minore.

   Una seconda fase è riscontrabile nel passaggio dalla posizione adulto - centrica che caratterizzava la prima fase al riconoscimento di una storia personale e percepita come propria da parte del minore: in questo caso, all'adulto spettava la funzione di protezione del minore seguendo un'ottica paternalistica.

   Una terza fase si delinea assistendo al decisivo passaggio di impostazione teorica e operativa che avviene con il riconoscimento delle specificità dell'età evolutiva in relazione alle diverse fasi della crescita ed agli specifici bisogni e compiti di sviluppo del minore.

   Una quarta ed ultima fase comprende un cambiamento fondamentale: si assiste alla nascita di un'ottica che comprende la valorizzazione delle competenze, delle risorse e delle strategie funzionali messe in campo dal minore stesso e concernenti la sua sfera cognitiva-emozionale; questo approccio ha favorito la nascita di un nuovo modello educativo, non più associabile ad un adulto che deve “guidare” dall'alto il minore, ma dove la protezione del bambino viene attuata tramite un intervento di sostegno che ha l'obiettivo di potenziare le sue competenze. Importanti documenti relativi a quest'ultima fase e che stabiliscono punti fondamentali quale il diritto del minore di partecipare attivamente alle scelte che lo riguardano, quello di essere ascoltato in maniera attiva dai suoi interlocutori adulti e quello di essere messo in condizioni di agire sul proprio destino, sono: - la convenzione della Nazioni Unite sui diritti del fanciullo, stipulata a New York il 29 ottobre 1989. - la convenzione europea sull'esercizio dei diritti dei minori, firmata a Strasburgo il 25 gennaio 1996. Perseguire l'interesse del minore significa quindi, oggigiorno,diffondere una prassi che prediliga la strategia dell'interconnessione delle risorse e le competenze già esistenti e attive, piuttosto che lavorare sulle carenze e limitazioni contestualmente rilevabili.


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